Consiglio di Rumo, (Consilium Rumi) è meglio conosciuto,
dalle popolazioni locali col termine di "S. Gregori"
poiché il paese è cresciuto sulla piana alluvionale del
Liro sviluppandosi attorno alla chiesa di S. Gregorio. Il comune sale
sino al confine Svizzero al monte Torresella. E’ composto da varie
frazioni (Giussanico, Gorgotto, Martessana, Soriano, Ganda, Prestino,
Taiana, Guasto, Moncucco, Tassiamola, Alborescia, e Brenzio) di cui alcune
note per la presenza dei "Crotti", cantine ricavate direttamente
nella roccia.
Di probabile origine preromana, (il toponimo fa pensare al "concilium"
celtico ossia vari "fondi" legati da un patto federativo che
gravitava su di un centro comunemente riconosciuto) può vantare
in località Guasto una parte dell’antico tracciato della
Strada Regina.
Il termine Rumo, deriva probabilmente dalla nobile Famiglia, o viceversa
la famiglia deriva il suo cognome da un toponimo locale; è comunque
una famiglia attestata sin dal XIII sec. I Rumo divennero "capitanei"
(titolo di infeudazione vescovile) a Dongo nel XV secolo. Il territorio
passato nel XIV secolo ai Visconti e successivamente agli Sforza fu occupato
dal Meneghino per circa un decennio a partire dal 1522. Successivamente
entrò a far parte del territorio delle Tre Pievi a partire dal
1580.
Interessanti le dedicazioni delle due principali chiese : S. Gregorio
Magno e a Brenzio S.Giovanni, entrambi patroni dei cantori e dei musicisti.
Ricordiamo che proprio a S. Gregorio si deve il nome di "Canto Gregoriano".
Non è quindi casuale se Consiglio di Rumo può vantare due
splendidi organi: a S. Gregorio un Serassi del 1761, ampliato a metà
ottocento, che necessita di restauro e a Brenzio un Carlo Prati del 1650
ca,. recentemente restaurato.
Entrambe queste chiese godono inoltre, di un patrimonio pittorico non
indifferente.
Il già in altro luogo menzionato rapporto tra Carlo Prati e la
Razza Rendena non poteva trovare migliore storica sistemazione.
Oscar Tajetti
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